26 agosto 2015 Flores

Kelimutu National Park

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Giorno 44. Ende.

Stamattina sveglia ore 4am per andare a vedere l’alba sul Kelimutu.
In tre crateri del vulcano si sono formati tre laghi, ognuno di un colore diverso e variabile a seconda delle settimane. Ogni lago ha una suo composizione chimica che fa in modo che i colori possano variare dall’azzurro, al verde, al nero fino al giallo.

Arriviamo al punto di osservazione (Inspiration point) poco prima delle 6 con le luci frontali nel buio pesto come degli zombie infreddoliti dal vento. Pochi minuti dopo, il cielo ha cominciato ad illuminarsi velocemente e ci si è aperto davanti agli occhi lo spettacolo dei primi due laghi incastonati in un paesaggio lunare: uno azzurro molto chiaro e l’altro molto più scuro. Alle nostre spalle c’è il terzo lago verde scuro.
Sebbene il parco nazionale del Kelimutu sia uno delle maggiorni attrazioni turistiche di Flores, anche in piena stagione ci troviamo in vetta con meno di una ventina di persone.
Restiamo al punto di osservazione per una mezz’ora incantati da questo incredibile spettacolo della natura.

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Tornati a Moni, è giunto il momento di rifare gli zaini e andare a Ende. Per la prima volta da quando siamo partiti la nostra rotta si inverte e da est ora inizia il lento rientro verso ovest, un ultimo saluto a Bali, una tappa a Singapore a salutare amici (della serie “te l’avevamo detto che saremmo passati sul serio a trovarvi!”), e poi Milano.

Che dire di Ende: la lapiderei definendola una città di merda. Brutta e inutile. L’unico motivo per cui siamo qui è che c’è l’aeroporto da cui voliamo per Denpasar domani pomeriggio. Abbiamo dovuto scegliere tra albergo semplice con acqua fredda o albergo lercio con acqua calda. Abbiamo optato schifati per il secondo.
Purtroppo l’Indonesia e l’acqua calda in case/alberghi/guesthouse è cosa rara. La considerano inutile, e si stupiscono moltissimo quando la chiediamo espressamente.

Abbiamo salutato il nostro driver Jonny dopo 6 giorni di curve e tornanti assieme lungo Flores. Di lui non possiamo spendere parole affettuose o di particolare stima. Per sei giorni ci ha appena rivolto la parola, non ci ha mai dato un minimo consiglio sui posti da vedere, non ha mai voluto cenare con noi come fanno tutti i suoi colleghi. Per fortuna abbiamo incrociato spesso il suo collega Teo, che al contrario si è sperticato di consigli molto preziosi.

Domani si vola a Bali. Sono contenta di ripassare a salutare quest’isola. Sono curiosa di capire come la riguarderemo dopo tanti giorni altrove in giro per l’Indonesia.

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